By 15 Maggio 2019

Produrre e commercializzare more in Basilicata: un progetto tutto nuovo quello della Compagnia delle Primizie, una realtà imprenditoriale che ha introdotto, qualche anno fa e per la prima volta nel suo areale, la coltivazioni di lamponi nella fascia ionica.

“Da pochissimi giorni sono iniziate le operazioni di raccolta delle more lucane. Si tratta di un progetto del quale stiamo cercando di verificare la fattibilità, programmando un calendario produttivo che possa abbracciare diversi mesi dell’anno e che vada, inoltre, a completare il nostro quadro berries”. Così ci riferisce Giuseppe Santarcangelo, tecnico agronomo di Compagnia delle Primizie.

“Lo scorso febbraio abbiamo deciso di trapiantare 1500 piante di more della Varietà Loch Ness. Con la prima fioritura, e un calendario che va da maggio a luglio, riusciremo a immettere sui mercati oltre 600 frutti per pianta (circa 3 kg/pianta). Essendo al primo anno, ci aspettiamo una seconda fioritura che ci permetterà, probabilmente, di raccogliere altre barries nei primissimi mesi autunnali”.

“Trattandosi di piante del sottobosco, quindi non perfettamente ideali alle condizioni climatiche dell’arco ionico, occorre trovare un giusto equilibrio tra temperature ed esposizione alla luce, non troppo eccessiva. Proprio sulla base di queste esigenze agronomiche, abbiamo lasciato, da febbraio a qualche giorno fa, la coltivazione delle more sotto un film termoplastico. Ora che il frutto è pronto per essere raccolto, abbiamo inserito reti ombreggianti, al fine di garantire almeno un 30% di ombreggiamento all’interno della struttura, consapevoli del fatto che la forte e continua luce potrebbe apportare danni al prodotto finale”.

“L’eventuale ed eccessivo aumento delle temperature all’interno delle serre potrebbe essere contrastato con alcune tecniche agronomiche. Un giusto arieggiamento con aperture a colmo o sulla facciata centrale, ci permette, infatti, di ottenere una temperatura costante anche quando le temperature all’interno della serra sono troppo elevate per questa tipologia di cultivar”.

“Seppure i quantitativi siano limitati, a causa della prima fase di raccolta, ci posizioniamo sul mercato grazie alla consolidata esperienza e professionalità della Compagnia delle Primizie. Le nostre more, commercializzate tramite l’O.P. Terra della Luce con il brand ‘Berrita’, arrivano sui principali mercati del Nord Italia, quali, ad esempio, Torino, Milano e Bologna. Nelle prossime settimane, quando avremo maggiori quantitativi disponibili, avremo modo di sperimentare anche i mercati della GDO”.

“Stiamo già pianificando la prossima campagna. La domanda in forte crescita e, di conseguenza, il forte interesse dei mercati verso questi frutti, ci permetterà di incrementare le coltivazioni di more, pensando per il futuro, chissà, di dare spazio anche ad altre referenze come i mirtilli”.

Data di pubblicazione: 
Author: Vincenzo Iannuzziello
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